IL MUSEOTRUFFLE EXPERIENCE
Il Museo nasce per tutelare, trasmettere e valorizzare il denso sistema di relazioni antropologiche, sociali e culturali di un prodotto della terra d’eccellenza, così misterioso, così antico e così prezioso.
Un percorso di scoperta dell’universo tartufo articolato in tre sezioni, ciascuna associata ad una chiave di lettura esperienziale.
SCOPERTA: scienza, paesaggio, ambiente, ecologia, saperi, complicità, desiderio, attesa, stupore, appagamento.
INIZIAZIONE: alchimia, mito, musica, letteratura, cinema, mistero, eros, suggestione, curiosità, conoscenza.
RARITÀ: tradizione, comunità, economia, produzione, gastronomia, valore, esclusività, eccezionalità, raffinatezza, gusto.
LA SCOPERTA
L'INIZIAZIONE
LA RARITÀ
IL MUSEOPERCORSOESPOSITIVO
LA SCOPERTA
Incontrare i protagonisti per conoscere i tempi, i luoghi e i saperi della “cerca”, ma anche per indagare la biologia del tartufo, la sua complessa riproduzione, l’importanza dell’equilibrio eco-sistemico e le ragioni del suo inconfondibile odore.
- La “Cerca”
- La carta di identità del tartufo
- La biologia del tartufo e il suo ambiente
- Il tartufo e l’odore
L’INIZIAZIONE
Penetrare la complessità di un immaginario che ha le sue radici nelle culture più antiche. Il tartufo è da sempre oggetto di appassionati studi scientifici, ispiratore di credenze popolari e icona ricorrente nel repertorio creativo di letterati ed artisti.
- Gli uomini illustri e la celebrazione del tartufo di Acqualagna
- Il “Mozart dei funghi”, la passione di Rossini
- Il tartufo tra miti, credenze e magia
- Il tartufo protagonista nella letteratura e nel cinema
LA RARITÀ
Godere di un’esperienza eccezionale ed esclusiva. Il tartufo di Acqualagna è un prodotto dalla forte carica simbolica e dal grande valore economico che, grazie alla filiera locale per la conservazione, la trasformazione e la lavorazione, vanta esportazioni in tutto il mondo.
- Acqualagna e il tartufo.
- La filiera produttiva
- Geografia ed economia del tartufo
- Il tartufo e la tavola
LA STORIAPALAZZOCONTI
Forse l’edificio più caratteristico di Acqualagna è quello col lungo porticato (detto “le logge”) che si affaccia sulla piazza intitolata al celebre presidente dell’Eni, Enrico Mattei, che nacque nella porzione centrale di questa singolare costruzione che in realtà è costituita da una serie di case costruite in tempi diversi, poi uniformate dalla facciata porticata.
Casa Conti è l’ultima porzione a destra, attuale sede del Museo del Tartufo, costruita dalle fondamenta dalla famiglia Conti. La documentazione conservata nell’Archivio Storico “Egidio Conti”, consultabile presso il Palazzo della Cultura di Acqualagna, permette di ripercorrerne la storia già anteriormente alla posa della prima pietra, avvenuta il 2 settembre 1890.
LA COSTRUZIONE DAL 1890
La costruzione di Palazzo Conti fu iniziata dal pittore e scultore acqualagnese Antonio Conti (1827-1900) che, per far fronte all’investimento, poté contare sulla dote di Benedetta Giacomini, prima moglie del figlio Egidio.
Una prima nota delle spese sostenute fino al 17 aprile 1891, quando la casa era già “stabilita in parte” e “coperta quasi tutta”, indica una spesa di 3.575 lire, pari a 715 scudi. Nel giugno successivo fu completato il portico con gli archi “a ciel di carozza” costati 111,30 lire, cosicché la casa assunse l’aspetto odierno.
Nota spese per l’edificazione della casa 1892
CASA CONTI
Casa Conti aveva accessi sulla piazza, già via del Trebbio, e uno sull’attuale via Leopardi.
Quest’ultimo è costituito da un arco in pietra, dotato di un portone con battente a testa di leone e di un’inferriata simili a quelli dell’attuale casa Fumelli. Anche questo edificio venne costruito da Antonio Conti e affittato come caserma dei Regi Carabinieri fin dal 1880. La famiglia Conti non abitò mai questo palazzo che poi venduto alla famiglia Fumelli.
Lo stesso Palazzo Conti fu più volte affittato, per esempio dal 1892 al 1895 alla ditta “Ing. Norsa & Bassani”, impegnata nella costruzione del tratto ferroviario Acqualagna-Urbino.
Antonio Conti e Acqualagna, ultimi anni dell’Ottocento
Stato della casa nel settembre 1891
FAMIGLIA CONTI
Alla fine dei lavori la famiglia Conti si stabilì nella nuova abitazione: Antonio con la moglie Maria Moretti, il figlio Egidio con la seconda moglie Michela Lazzarini e la piccola Chiara, nata dal primo matrimonio. Qui nacquero gli altri figli di Egidio: Benedetta, Maria, Antonio, Ada, Anna e Lidia.
In questa casa Egidio realizzò il Vocabolario Metaurense e altre sue opere. Morì nel 1922. Nella casa continuarono ad abitare le figlie Benedetta e Maria; quest’ultima celebre poetessa acqualagnese scomparsa nel 1975.
Famiglia Conti nel 1907
PALAZZO CONTI - OGGI
Nel 1982 la famiglia Conti decise di cedere l’immobile al Comune di Acqualagna, perché fosse utilizzato per pubblica utilità e con l’impegno del Comune di realizzarvi una biblioteca con annesso un archivio storico. Lidia Conti, direttrice del Collegio “Zandonai” di Pesaro, godette dell’usufrutto fino al 1993.
Nel 2007 l’edificio fu completamente trasformato per farne il Palazzo del Gusto di Acqualagna. Dell’antica dimora restarono l’esterno, un soffitto dipinto da Antonio Conti nella sala soprastante i portici e la suggestiva cantina col pozzo. La piazzetta retrostante l’edificio fu intitolata a Maria Conti. Con il consenso della famiglia la Biblioteca e l’Archivio storico vennero trasferiti presso il Palazzo della Cultura.
Da allora Casa Conti ha ospitato uffici pubblici e sedi di associazioni, ha visto esposizioni di prodotti tipici locali e, dal 2018 ospita il Museo del Tartufo.
Targa apposta sopra l’ingresso
- + LA COSTRUZIONE DAL 1890
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LA COSTRUZIONE DAL 1890
La costruzione di Palazzo Conti fu iniziata dal pittore e scultore acqualagnese Antonio Conti (1827-1900) che, per far fronte all’investimento, poté contare sulla dote di Benedetta Giacomini, prima moglie del figlio Egidio.
Una prima nota delle spese sostenute fino al 17 aprile 1891, quando la casa era già “stabilita in parte” e “coperta quasi tutta”, indica una spesa di 3.575 lire, pari a 715 scudi. Nel giugno successivo fu completato il portico con gli archi “a ciel di carozza” costati 111,30 lire, cosicché la casa assunse l’aspetto odierno.
Nota spese per l’edificazione della casa 1892
- + CASA CONTI
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CASA CONTI
Casa Conti aveva accessi sulla piazza, già via del Trebbio, e uno sull’attuale via Leopardi.
Quest’ultimo è costituito da un arco in pietra, dotato di un portone con battente a testa di leone e di un’inferriata simili a quelli dell’attuale casa Fumelli. Anche questo edificio venne costruito da Antonio Conti e affittato come caserma dei Regi Carabinieri fin dal 1880. La famiglia Conti non abitò mai questo palazzo che poi venduto alla famiglia Fumelli.
Lo stesso Palazzo Conti fu più volte affittato, per esempio dal 1892 al 1895 alla ditta “Ing. Norsa & Bassani”, impegnata nella costruzione del tratto ferroviario Acqualagna-Urbino.
Antonio Conti e Acqualagna, ultimi anni dell’Ottocento
Stato della casa nel settembre 1891
- + FAMIGLIA CONTI
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FAMIGLIA CONTI
Alla fine dei lavori la famiglia Conti si stabilì nella nuova abitazione: Antonio con la moglie Maria Moretti, il figlio Egidio con la seconda moglie Michela Lazzarini e la piccola Chiara, nata dal primo matrimonio. Qui nacquero gli altri figli di Egidio: Benedetta, Maria, Antonio, Ada, Anna e Lidia.
In questa casa Egidio realizzò il Vocabolario Metaurense e altre sue opere. Morì nel 1922. Nella casa continuarono ad abitare le figlie Benedetta e Maria; quest’ultima celebre poetessa acqualagnese scomparsa nel 1975.
Famiglia Conti nel 1907
- + PALAZZO CONTI - OGGI
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PALAZZO CONTI - OGGI
Nel 1982 la famiglia Conti decise di cedere l’immobile al Comune di Acqualagna, perché fosse utilizzato per pubblica utilità e con l’impegno del Comune di realizzarvi una biblioteca con annesso un archivio storico. Lidia Conti, direttrice del Collegio “Zandonai” di Pesaro, godette dell’usufrutto fino al 1993.
Nel 2007 l’edificio fu completamente trasformato per farne il Palazzo del Gusto di Acqualagna. Dell’antica dimora restarono l’esterno, un soffitto dipinto da Antonio Conti nella sala soprastante i portici e la suggestiva cantina col pozzo. La piazzetta retrostante l’edificio fu intitolata a Maria Conti. Con il consenso della famiglia la Biblioteca e l’Archivio storico vennero trasferiti presso il Palazzo della Cultura.
Da allora Casa Conti ha ospitato uffici pubblici e sedi di associazioni, ha visto esposizioni di prodotti tipici locali e, dal 2018 ospita il Museo del Tartufo.
Targa apposta sopra l’ingresso
PRENOTAPIANIFICA LA TUA VISITA
Il museo dispone di uno spazio attrezzato, dedicato allo svolgimento di incontri gastronomici, corsi di cucina, presentazione di prodotti, cooking show, la cui ambientazione permette di rendere unico ogni evento. La fruizione del Museo può essere diversificata a seconda degli interessi, dell’età, del tempo a disposizione: l’organizzazione mette a disposizione alcuni percorsi guidati per gruppi di almeno 10 persone, che possono essere prenotati e organizzati ad hoc per i richiedenti. Inoltre è possibile prenotare attività di “cerca” e visite presso le aziende locali.